La prima visita osteopatica è un consulto a 360° dove lo specialista ascolta ed indaga tutti gli aspetti della sfera paziente che possano influire sul dolore se presente, sulla postura in un’ottica preventiva, oppure sulla qualità e sicurezza delle performance sportive. Le modalità con le quali si arriva ai risultati sperati sono sempre diverse e personalizzate per ogni paziente, scegliendo le tecniche e metodiche più sicure, veloci ed efficaci, caso per caso. Il primo appuntamento dura un’ora, il tempo necessario per permettere all’osteopata di:– CONOSCERE L’ANAMNESI DEL PAZIENTEL'anamnesi è la fase iniziale della seduta.L'osteopata raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente, sulle problematiche attuali e sui sintomi. L'anamnesi può includeredomande riguardanti:Dolori o fastidi specifici.Traumi precedenti (incidenti, infortuni sportivi, ecc.)Stile di vita (attività fisica, lavoro, stress)Patologie o interventi chirurgiciAbitudini quotidiane, come postura e qualità del sonnoL'obiettivo è avere una visione complessiva della salute del paziente e identificare eventuali causeo fattori scatenanti.- EFFETTUARE L’ESAME OBIETTIVOL'esame obiettivo prevede l'osservazione e la palpazione del corpo del paziente.L'osteopata valuta la postura, le asimmetrie, il movimento delle articolazioni e la qualità dei tessuti (come muscoli e legamenti). Questo esame aiuta ad individuare eventuali disfunzioni biomeccaniche e aree di restrizione del movimento. L'osteopata osserva anche come il paziente si muove, cammina o compie determinate azioni, per capire quali parti del corpo non stanno funzionando correttamente– ESEGUIRE I TEST OSTEOPATICII test osteopatici servono a confermare e approfondire o escludere le disfunzioni identificate durante l'esame obiettivo. Questi test sono specifici per valutare le diverse strutture del corpo, come il sistema muscolo- scheletrico, il sistema fasciale, viscerale o quello cranio-sacrale.L'osteopata usa le mani per testare la mobilità delle articolazioni, la tensione muscolare e l'elasticità dei tessuti. Alcuni test sono passivi, mentre altri richiedono una partecipazione attiva del paziente. I risultati di questi test aiutano l'osteopata a formulare una diagnosi precisa.– EFFETTUARE IL TRATTAMENTOL’osteopatia può essere anche uno strumento di prevenzione?Assolutamente sì, è proprio nella prevenzione che l’osteopatia esprime a pieno le sue potenzialità, l’occhio esperto riesce a riconoscere e modificare eventuali fattori di rischio per lo sviluppo di problematiche muscolo scheletriche, quali discopatie, ernie, strappi muscolari, sbilanciamenti posturali e molto altro.